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Interazioni fitoterapici e nuovi anticoagulanti orali (NAO): i principali estratti vegetali da evitare

  • Immagine del redattore: Angelo Siviero
    Angelo Siviero
  • 10 giu
  • Tempo di lettura: 1 min


📅 Data pubblicazione: 05 GIUGNO 2025

🔗 Pubblicato su: Farmacista33

✍️ Autore: Dott. Angelo Siviero – Farmacista esperto in fitoterapia




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📝 Introduzione: Negli ultimi anni l’utilizzo dei nuovi anticoagulanti orali (NAO), come apixaban, rivaroxaban, edoxaban e dabigatran, si è diffuso in maniera crescente grazie alla loro praticità rispetto agli antagonisti della vitamina K. Tuttavia, anche questi farmaci presentano un profilo di rischio per interazioni, soprattutto se associati a prodotti di origine naturale.


🔍 Approfondimento personale: Perché prestare attenzione agli estratti vegetali?

Molti pazienti in terapia anticoagulante assumono anche rimedi fitoterapici, spesso senza comunicarlo al medico o al farmacista. Alcuni estratti vegetali, infatti, possono potenziare o ridurre l'efficacia dei NAO, aumentando il rischio di emorragie o trombosi. Le interazioni si verificano principalmente attraverso due meccanismi:

  • Modulazione dell’attività piastrinica (effetto farmacodinamico)

  • Alterazione del metabolismo epatico o della biodisponibilità dei farmaci (effetto farmacocinetico)


Cosa può fare il farmacista per prevenire le interazioni tra fitoterapici e anticoagulanti?

Il farmacista gioca un ruolo centrale nella riconciliazione terapeutica e nella prevenzione delle interazioni. È fondamentale porre domande mirate ai pazienti in terapia con NAO, verificando l’eventuale uso di integratori erboristici o prodotti naturali.


📖 Leggi l’articolo completo su Farmacista33:👉 Interazioni fitoterapici-nuovi-anticoagulanti-orali

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